INTERVISTA “2° PIANO #Cura” 2018
Chiacchierata “al volo” con Domenico Ruccia
Nella tua ricerca artistica utilizzi la pittura come mezzo primario per veicolare le sensazioni e le emozioni con il fine di attivare i moti dell’animo umano. Il tuo interesse è attratto da atmosfere suggestive, focalizzato su paesaggi senza tempo e senza spazio, con accezioni astratte, esplorando possibilità di introspezione e una resa pittorica personalissima. Parlaci di questa tua ispirazione e dove pensi ti porterà
Credo che la pittura rappresenti ancora oggi, in un’epoca dove l’arte contemporanea è assolutamente eterogenea e volta alle nuove tecnologie, un mezzo incredibile per trasmettere sensazioni ed emozioni. Il mio lavoro è sempre stato caratterizzato da atmosfere sospese in un tempo indefinito, e credo che questo porti automaticamente l’osservatore ad una spinta introspettiva. Per far sì che tutto ciò sia efficace, ho bisogno di trasmettere bellezza secondo i miei canoni estetici, e credo che la mia ispirazione vada di pari passo alle mie paure e sensazioni: nel tempo cercherò sempre più di fronteggiare i miei interrogativi attraverso l’arte figurativa.
"Seasons" è l'allestimento metaforico del viaggio interiore attraverso lo scorrere delle stagioni e il mutamento dell’ambiente circostante. Non solo pittura, quindi. Come è nata l'attenzione quasi "scenografica" nell'allestimento tuoi lavori?
Nel mio lavoro la pittura è sempre la base da cui partire, ma credo che per amplificarne il messaggio serva un contesto appropriato: per questo cerco di curare al massimo l’allestimento. In tal senso l’ideazione di installazioni appropriate mi sembra sempre più importante e necessaria, e ormai considero l’impatto scenografico indispensabile quanto i singoli elementi che compongono l’opera.
Domenico Ruccia | Seasons, olio su tela / installazione ambientale, part., "2°Piano#1", 2018
In residenza hai sviluppato la tua ricerca pittorica cercando di cogliere e restituire un ritratto corale della comunità e dei suoi luoghi. Paesaggi autoctoni, incontaminati o quasi, diventano protagonisti di un allestimento suggestivo. Pensi sia possibile riavvicinare in senso fisico e metaforico la cittadinanza, soprattutto i giovani, al proprio territorio, attraverso la restituzione artistica dei suoi luoghi?
Si, credo che tutto ciò sia possibile, e soprattutto necessario. C’è spesso la tendenza a sottovalutare il luogo in cui si vive e opera, spesso solo a causa dell’abitudine. In tal senso, ricordare ai giovani del luogo che la comunità nella quale vivono è piena di spunti e suggestioni significa un po' rivalutare anche se stessi, e questo è probabilmente la base per far crescere nel futuro una determinata comunità.
Interpretato in chiave contemporanea, "Seasons" consente la fruizione anche e forse soprattutto, da chi non conosce il territorio locale, in una universale rappresentazione corale del paesaggio e delle emozioni. Come sei giunto a questa ispirazione e quali sono i tuoi riferimenti artistici.
Ho sempre pensato che per valorizzare un determinato luogo bisogni lavorare su due binari paralleli: da un lato sottolineare gli elementi peculiari e le caratteristiche ambientali e culturali del territorio, dall’altro personalizzare la visione del luogo attraverso una rappresentazione soggettiva con precisi canoni artistici. Ho cercato di agire in questo modo durante la residenza, attingendo ed ispirandomi a modelli ai quali mi ispiro da sempre: la cinematografia di Tarkovskij e Malick, le sperimentazioni sonore di Brian Eno e la pittura di Mark Rothko e Peter Schmidt.
Obiettivo di “2° Piano Art Residence” è l’arte del dialogo, un'arte dell’interazione… come è stata la tua esperienza?
Estremamente positiva e costruttiva! Ho trovato in Margherita e Cristiano due persone incredibili, con le quali condividere progetti, passioni e idee. Con il mio compagno di residenza, Angelo, abbiamo sviluppato - oltre che una grande amicizia - un dialogo costruttivo, soprattutto per la nostra diversità che in qualche modo ci ha portato a collaborare e a metterci in gioco
Grazie per le tue risposte
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