Domenica 11 Agosto, alle ore 20,00 in Via Murat 9 a Palagiano (TA), inaugurazione della mostra “L'Assenza dei Presenti” con Riccardo Antonelli, Aurora Avvantaggiato e Raffaele Vitto ospiti della residenza artistica “ 2°Piano Art Residence 2019 ”.
Riccardo Antonelli, Aurora Avvantaggiato e Raffaele Vitto sono gli artisti selezionati tramite call aperta per “Secondo Piano Art Residence” 2019, programma di residenza artistica sperimentale e indipendente organizzato da ZNS project a cura dell'artista Cristiano Pallara e Margherita Capodiferro, in collaborazione con Danilo Riva, IncuboAzione e con il patrocinio del Comune di Palagiano. Ogni anno Z.N.S. project invita artisti, creativi e curatori ad esplorare, interagire e reinterpretare il territorio.
La mostra è la restituzione artistica del percorso di interazione che ha visto i tre artisti impegnati su Palagiano dall’1 all'11 Agosto, sviluppando e presentando i progetti artistici in "Via Murat Art Container ", un artist-run space indipendente, spazio espositivo e luogo per laboratori e presentazioni. Dopo l’inaugurazione, si potrà visitare la mostra dal 12 al 18 Agosto su appuntamento dalle ore 18.30 alle ore 20.30.
"2°Piano#2" 2019
"“L’Assenza dei Presenti” è una riflessione sull’identità urbana, paesaggistica e umana del paese. Esiste un’influenza diretta tra uomo e ambiente che lo ospita. Tale relazione è reciproca e si autoalimenta in un circuito segnato dalla temporalità, che dall’uomo passa all’ambiente e viceversa. Quando esiste una positiva influenza tra cittadini e paese, tra uomo e ambiente, lì c’è una relazione, un “prendersi cura di”, si palesa il “palcoscenico della realtà” nel quale l’uomo vive nel tempo e nello spazio e allora può esserci una storia e possono esserci dei racconti e un centro storico e delle tradizioni e valori vividi e condivisi. Il luogo degli accadimenti diventa terreno fertile per coltivare i sentimenti e le emozioni della collettività che nascono dalla dimensione della più pura condivisione. L’identità si palesa nell’uomo e sul costruito attorno a lui, perchè la città è lo specchio del cittadino. Ecco, allora, il ponte tra il sommerso e l’indifferenza. L'arte si crea dove si condividono emozioni comuni poiché essa diviene il medium di innumerevoli messaggi universali, di carattere sociale che colpiscono la collettività. In questo scenario, l'artista prende le distanze per avvicinarsi e rivelare ciò che non deve rimanere nascosto. Con una scelta intimistica e pienamente personale
RICCARDO ANTONELLI si lascia attraversare dalle suggestioni che gli arrivano dai racconti, dall’ambiente, dalle persone. Da sempre amante del paesaggio e del disegno, affronta cicli di ricerca sui volti e sul ritratto nei quali il processo creativo definisce scelte cromatiche personali ed emotive, contaminate dal clima e dall’energia dei soggetti. La metafisica, nelle sue opere, nasce dall’esigenza di riferimenti che riconducono a memorie e ricordi; oggetti e costruzioni che appartengono ai vissuti, subiscono metamorfosi insolite attraverso sculture mix-media e la pittura. Con "Paesaggio fuori" Antonelli ci restituisce la visione di un territorio schiacciato, che fatica a sollevarsi oltre l'orizzonte, che non riesce a guardare oltre il proprio sguardo. Il paese, come una panchina, accoglie l’uomo, lì, seduto, con l’avanzare degli anni, chino con il volto tra le mani. E' un ritratto collettivo, sul quale campeggiano le architetture identitarie del paese, testimoni di quell'identità che vuole, vorrebbe, uscire e strabordare dalle costrizioni. E' un esperimento inedito per l'artista, nato quasi per caso, se vogliamo chiamare così la predisposizione all'ascolto e all'osservazione di ciò che ci arriva e la capacità di trasformarla in suggestioni e immagini. Antonelli non abbandona la sua sintesi artistica, anzi, realizza una serie di ritratti, rappresentazioni intime scaturite dall’ascolto delle persone che hanno interagito con lui in residenza. Ritratti immersi nella memoria, legate al racconto delle esperienze individuali, filtrate dall’artista. Un approccio progettuale che necessita di interazione e racconto, di avvicinamento intimo e confidenziale attraverso il quale estrapolare i simboli e i ricordi che, spesso inconsapevolmente, ci appartengono.
AURORA AVVANTAGGIATO E RAFFAELE VITTO sono un duo affiatato che collabora nella ricerca e sperimentazione di nuovi approcci per la scultura contemporanea. La ricerca artistica di AURORA AVVANTAGGIATO si muove dalla scultura alla video-arte, incentrandosi sia sulle tematiche dell’abitare e dell’habitat come presenza e assenza nel mondo reale e nel corpo dell’individuo, sempre più alienato dai social media; sia sullo studio del simbolo in scultura che si manifesta in un sistema di “meta-sculture” che parla del ruolo e dello stato sociale dell’individuo nella collettività e del rapporto tra creazione e distruzione. La ricerca artistica di RAFFAELE VITTO è caratterizzata dal recupero di elementi agresti, appartenenti al proprio vissuto, cui si lega la ricerca dedicata all’oggetto in relazione con lo spazio ambientale, inserendosi nella consolidata ricerca artistica dell’Art in Nature, teorizzata dal critico Vittorio Fagone in ambito europeo dalla metà degli anni Novanta. Dalla loro collaborazione sperimentale nasce “Friabili testimoni di fragili solidità”, un progetto artistico che pone una lente d’ingrandimento e di denuncia sociale sulle costruzioni considerate incompatibile con il paesaggio deturpando l’ambiente circostante, mettendo in evidenza come, attraverso queste strutture, comunemente definite "Eco-mostri", si manifesti l’abusivismo edilizio. Nelle campagne e nelle zone balneari pugliesi, scheletri pericolanti di cemento vivono morendo, occupando e deturpando uno spazio che ha dimenticato la sua bellezza. La ricerca site-specific invita la cittadinanza e il singolo a toccare con mano il frutto dell’abbandono e dell’incuria dell’essere umano sul territorio.
"2° Piano” è una piattaforma aperta che accoglie e cerca interazione con le persone. Il tessuto sociale e urbano si fa tema di indagine e di produzione artistica coinvolgendo giovani artisti a livello nazionale e internazionale. Domenica 11 Agosto inaugurazione alle ore 20.00 in Via Murat n°9 a Palagiano (TA). La mostra sarà visitabile dal 12 al 18 Agosto su appuntamento dalle ore 18.30 alle ore 20.30. Per info 329 1323 182 / znsprojectlab@gmail.com www.viamuratartcontainer.wix.com/center
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RICCARDO ANTONELLI Classe 1976, vive e lavora a Sansepolcro (AR) in Toscana. Nella sua formazione ha avuto maestri come Gianfranco D'Amore, Boris Borioni e Gianfranco Giorni. Negli anni, ha subito il fascino e la contaminazione di maestri come Lucien Freud, Alberto Giacometti e Bacon. Ha intrapreso collaborazioni con varie gallerie in Italia e all'estero; è presente alla Biennale di Firenze nel 2009 assieme a Marina Abrahmovic e nel 2013 alla Triennale di Roma. Tra le sue partecipazioni ricordiamo: Ritratto a Mano 4.0 – a cura di Giuliana Benassi – Jorge Peris artist tutor- Caramanico Terme; Settimana scultura Pietra della Maiella - a cura di Walter Zuccarini- Sculpture – Chieti; Artist in Residency – a cura di Ambrusch-Rapp - Velden am Wörthersee – Austria; Tra le collettive: Mutatio – Auditorium Santa Chiara – Sansepolcro – a cura di Tonino Puletti 2018; ArtCervia International Art Festival – Arcevia – a cura di Laura Coppa 2018; Ritratti Contemporanei – Aurum Pescara – a cura di Amedeo Polidoro 2018; Biennale di Frosinone e Anagni – a cura di Alfio Borghese 2018; Tra le personali: 2017 – MIND – Galleria E20 Arte Contemporanea – Pescara – a cura di Iolanda Angelini 2017; Physiognomica –Museo Michelangiolesco – Caprese Michelangelo – a cura di Giovanni Pichi Graziani.
AURORA AVVANTAGGIATO Classe 1994, Taranto. Diplomata presso la Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Bari. Abile nella lavorazione dei marmi e delle pietre dure, partecipa e vince numerosi Simposi Internazionali di Scultura su pietra, tra i più importanti citiamo il Simposio internazionale di scultura su basalto lavico “Oro dell’Etna” (CT) nel 2016, il Simposio di scultura sul Marmo Bianco di Vezza D’Oglio (BS) delle cave del Borom, nel 2018; Il Simposio internazionale di Scultura Antonio Berti su Pietra Serena presso San Piero a Sieve (FI). Partecipa a numerose mostre collettive d’arte contemporanea e a importanti premi internazionali di scultura, come il Festival d’arte contemporanea “Contempo”, Conversano (BA) e il Premio internazionale di scultura monumentale contemporanea “Scultura da vivere” della Fondazione Peano presso Cuneo in Piemonte; Mostra Internazionale di Arte contemporanea “Living Unit 2 – Recessive Genes, Revisited”, curata da Lina Osama, il Cairo, Egitto. Sempre nel 2018 è a Bruxelles, dove prosegue la sua formazione presso lo studio dell’artista contemporaneo Hans Op de Beeck, vincitore del Premio Pino Pascali nel 2017.
RAFFAELE VITTO Classe 1993, Trinitapoli (BT). Diplomato presso la Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Bari. Tra le sue partecipazioni ricordiamo: “Terrigenum”- Matera (2019), “Nature Matérielle” - Conversano (2019), l’Apulia Land Art Festival, VI edizione (2018), Simposio Internazionale “Scultori in cava”, III edizione (2018), Workshop “Humus, scolpire con gli umori della Terra” (2018), “Materika” - Andria (2018), “G.12” - Trani (2018), “Il Segno della Passione” - Bari, Madrid (2016), “Castello Interno-Esterno” - Mola di Bari (2016).
Per info 329 1323 182 / znsprojectlab@gmail.com
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